Il palazzo
Commissionato dalla famiglia Ceo nel 1850 è stato progettato dall’architetto Angelo Michele Pesce, che ha disegnato la maggior parte dei palazzi dell’epoca. Situato a Casamassima in Piazza Aldo Moro, un tempo Largo Purgatorio, è stata la residenza principale della famiglia Ceo sino agli anni ’50. Nei primissimi anni ’60 è stato acquistato dalla famiglia Pastore-Bertuca che ha effettuato alcuni interventi di ripristino necessari per sottrarlo allo stato di degrado in cui versava. Oggi all’interno dei locali ospita studi professionali, promuove eventi culturali e mostre permanenti.
Le caratteristiche architettoniche sono tipicamente ottocentesche e la configurazione degli interni è prettamente padronale. A piano terra affiancano l’accesso principale due portoni di accesso a dei locali che un tempo fungevano da deposito ed accesso ai locali sotterranei. L’accesso risultava agevole nel caso in cui si dovessero depositare provviste alimentari, olio e vino nelle cisterne scavate nella roccia. Funzionali ai locali sotterranei erano delle rampe di discesa in pietra, in parte ancora visibili che agevolavano il deposito delle provviste.
L’ingresso principale è caratterizzato da un ampio androne da cui è possibile accedere ai piani superiori ed ai locali sul retro che accedono al cortile retrostante. Gli ambienti adiacenti al cortile ospitano un antico circolo ricreativo frequentato da coltivatori diretti particolarmente legati alla storia del palazzo e delle famiglia Ceo e Pastore che si sono sempre distinte nella cura delle attività di impresa agricola promuovendone lo sviluppo.
Il primo piano è un ambiente particolarmente prestigioso che ha ospitato nel tempo uffici territoriali della Coldiretti e di altre aziende del territorio.
L’ultimo piano è invece una residenza esclusiva della famiglia Pastore-Bertuca durante i soggiorni in città.
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